LO STUDIO

La storia

Dalle origini a oggi

Nato agli inizi del 2008, lo studio di Brixia Forensics affonda le proprie radici nel binomio Diritto – Tecnologie Informatiche ed è stata fra le prime realtà italiane a essersi sviluppata interamente attorno alla materia della Digital Forensics (Informatica Forense), in maniera strutturata, organizzata e professionale, operando con successo in tutta Italia, sin dall’inizio.
B.F. è annoverato fra i migliori studi italiani d’Informatica forense e investigazioni digitali.
Brixia Forensics Institute, con il progetto “Computer Forensics e diritto alla prova elettronica”, è stata tra i vincitori del bando di concorso sull’ innovazione indetto nel 2008 dalla Regione Lombardia per le giovani startup, collocandosi ai primi posti sui 400 progetti presentati all’epoca.

90%

CTP andate a buon fine

+5K

Casi giudiziari
seguiti

+12K

Clienti di seguiti

+20K

Cellulari analizzati

I nostri partner


Fermamente convinti che il raggiungimento di un obiettivo richieda sempre più spesso lo sforzo congiunto e interdisciplinare di una squadra preparata e oltremodo affiatata, diamo ai nostri Clienti la possibilità, se lo desiderano, di avvalersi di diverse forme di consulenza congiunta, consolidata e di comprovato successo.
Il nostro studio, pertanto, offre quotidianamente, in maniera sinergica e strategica, diversi tipi di assistenza e consulenza informatico-forense, legale e di tutela cyber-psico-fisica.

Elena Manzi
Avvocato
Livia Passalacqua
Avvocato
Marco Rota Buraschi
Analista geopolitico
Mauro Ozenda
Formatore

VADEMECUM CLIENTI

Quando ci si trova a dover affrontare una situazione particolare, la maggior parte delle volte si è sopraffatti dalle emozioni e si corre il rischio di non essere in grado di pensare in maniera lucida e organizzata.


Questo breve vademecum è stato pensato per fornire una struttura e delle linee guida da seguire quando si ritiene di avere sui propri dispositivi (smartphone, tablet, pc, ecc) dati che possono rappresentare potenziali elementi di prova in un possibile contenzioso.
Poter disporre di una piccola guida espressa per punti e priorità può segnare la differenza fra il panico e la calma e fornire un valido ausilio per evitare d’incorrere in errori madornali e costosi sia in termini di tempo che di denaro, oltre che pericolosi.

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Se uno o più dei propri dispostivi (siano essi smartphone, iPad/tablet/pc/autovetture/ecc) contenessero dati informatici suscettibili di costituire elementi di prova, è essenziale attivarsi tempestivamente, prima con un consulente informatico-forense e solo successivamente con un avvocato, così come il recarsi presso la Postale per presentare denuncia-querela dev’esser un’azione da attuarsi solo dopo aver sentito il consulente.
Se uno o più dei propri dispostivi (siano essi smartphone, iPad/tablet/pc/autovetture/ecc) contenessero dati informatici suscettibili di costituire elementi di prova, è altresì essenziale “cristallizzarne lo stato”, ovvero non utilizzarli più e procedere rapidamente con un consulente informatico-forense per acquisire i dati ed evitare utilizzi successivi inopportuni, indebite / accidentali alterazioni, cancellazioni, sovrascrizioni delle informazioni, eccetera.
Una volta interpellato il consulente informatico-forense, valutare seriamente di scegliere un avvocato che abbia confidenza con le basi dell’Informatica Forense e che sia aggiornato sui temi del digitale, poiché rivolgersi a un legale che non sia preparato in tal senso può gravemente pregiudicare la posizione del Cliente e causargli un danno.
Quando si hanno dispositivi potenziali fonti digitali di prova non bisogna mai portarli in negozi di assistenza informatica, in centri di recupero dati che non siano forensi, in negozi legati a provider di rete e/o alla marca del dispositivo su cui sono presenti elementi di prova digitale.
Non cancellare, modificare, trasferire, ecc nulla sul proprio device ad altri dispositivi.
Iniziare a pensare di dotarsi sin da subito di un dispositivo sostitutivo, sentendo prima il consulente informatico-forense, il quale potrà previamente valutare con Voi se sia effettivamente necessario e, in caso di risposta affermativa, farvi conoscere i tempi (che solitamente son brevi, a meno che non si abbia a che fare con device bloccati. In tale ultimo caso i tempi si allungano).
Preparare l’incartamento da sottoporre al consulente tecnico informatico-forense, per lo studio preliminare del caso. Questa fase è indispensabile per avere un primo rapido parere e costituisce la base per la formulazione corretta del preventivo. Lo studio preliminare delle carte ha un costo variabile che va da un minimo di 250Euro in su, in base al numero di pagine-quantità di materiale da consultare e su cui ragionare e alla complessità del caso. I clienti debbono sempre diffidare da presunti consulenti che non chiedano di studiare gli atti o se li facciano inviare per esaminarli gratuitamente.
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