Mobile Cloud e Cloud Forensics

Il cloud è ormai annoverato da alcuni anni fra le più importanti fonti di evidenze digitali, poiché rappresenta una vera e propria miniera d’oro, per tutti gli investigatori del mondo. Infatti, in remoto, solitamente sui server di un’azienda terza, sono archiviati moltissimi dati, per il tramite di applicazioni e dispositivi aziendali e personali. Dropbox, Slack, Instagram, Twitter, Facebook, prodotti Google come My Activity, Uber e Hotmail ne rappresentano un piccolo esempio.

Lo storage su cloud sta assumendo dimensioni via via maggiori, diventando sempre più frequente e la Forensics su cloud, anche se certamente rappresenta una sfida per diversi ordini di motivi (tecnici, legali, organizzativi), spiana al contempo la strada al recupero di una cospicua quantità di dati aziendali e personali di fondamentale importanza per il corso dei procedimenti giudiziari.

Studi recenti hanno stimato che entro il 2025, il 49% delle informazioni a livello globale sarà risiederà su ambienti cloud pubblici.

La Forensics su Cloud dunque, mentre studia le problematiche sottese ad essa, si occupa d’indicare la strada verso i migliori metodi e le migliori procedure possibili per accedere, estrarre, analizzare e conservare in maniera forense i dati archiviati in remoto, attraverso il contemporaneo impiego d’idonee strumentazioni sviluppate ad hoc. Ad esempio, fra gli impieghi concreti che la forensics su cloud può offrire, vi è, tramite l’acquisizione forense delle credenziali di accesso, l’opportunità di mantenere tracciato il comportamento online dell’utente di un dispositivo, anche se si smette di essere materialmente in possesso del dispositivo fisico.

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